Il notaio non è obbligato ad avere un listino prezzi. Ciò in quanto la legge che imponeva ai notai di attenersi ad un tariffario è stata abrogata più di dieci anni fa dal Decreto Legge 1/2012, successivamente convertito nella Legge 27/2012. Operando come liberi professionisti, infatti, i notai hanno la possibilità di scegliere senza alcun condizionamento i propri onorari.
Sul web potresti ancora trovare traccia di qualche listino prezzi, molto probabilmente pubblicato prima dell’abrogazione della suddetta norma. In ogni caso, non è da escludere che un notaio possa decidere di preparare una sorta di tariffario e renderlo pubblico, magari tramite il sito web del proprio studio.
Il costo di una consulenza e di una prestazione notarile deve necessariamente tener conto di tantissimi aspetti. Inoltre, per ogni pratica, le sfaccettature e le variabili che entrano in gioco possono essere moltissime. Ecco perché potrebbe essere complicato creare un listino prezzi al quale attenersi scrupolosamente. Andiamo, comunque, a vedere come si compone, in genere, la fattura di un notaio.
Per una prassi che è andata consolidandosi negli anni, i notai tendono a determinare il proprio onorario per la stipula di un atto notarile di compravendita immobiliare prendendo in considerazione il valore dell’immobile, cioè il prezzo al quale il bene viene acquistato/venduto.
Prima di fare riferimento a possibili cifre, è bene chiarire alcuni aspetti. In primis, l’onorario del notaio va scisso dalle imposte che l’acquirente deve pagare sul bene acquistato. Sebbene l’acquirente debba corrispondere al notaio sia i costi delle imposte che l’onorario richiesto dal professionista, è fondamentale che in fattura le voci di spesa siano suddivise.
Il cliente deve, infatti, avere la possibilità di conoscere l’ammontare delle spese destinate al pagamento delle imposte, così come quelle richieste dal pubblico ufficiale per la consulenza professionale e la redazione dell’atto notarile.
Altro elemento sul quale conviene sin da subito fare chiarezza riguarda le tariffe del notaio. La parcella del professionista potrebbe variare in base all’area geografica di riferimento ma anche in base al livello di esperienza, alla reputazione e al grado di specializzazione dello studio.
Tornando al listino, il prezzo per l’acquisto della prima casa potrebbe oscillare tra i 1.500 ed i 2.500 euro per immobili fino a 100.000 euro. L’onorario potrebbe variare tra i 1.800 ed i 3.000 euro per immobili fino a 150.000 euro. Se l’edificio a cui sei interessato ha un costo che si aggira tra i 150.000 euro ed i 200.000 euro, l’onorario del notaio potrebbe aggirarsi tra i 2.000 ed i 3.300 euro. Difficilmente, in ogni caso, la parcella del notaio per un acquisto casa arriverà a superare i 4.000 euro.
Nel momento in cui ti appresti a richiedere un preventivo ad un notaio (a tal proposito, puoi usufruire della nostra piattaforma prezzinotaio.it), è importante comprendere se l’onorario richiesto dal professionista comprenda oppure no l’IVA.
Il notaio potrebbe inserire in fattura anche altri costi, come ad esempio il contributo che il professionista dovrà versare al Consiglio Nazionale del Notariato e alla Cassa Nazionale del Notariato, senza dimenticare i contributi per il fondo di garanzia e i contributi da corrispondere al Consiglio Notarile Distrettuale cui il professionista appartiene.
Poiché il notaio agisce come sostituto d’imposta, il costo che pagherai comprenderà anche le imposte associate all’operazione per la quale necessiti del supporto di un pubblico ufficiale. Si tratta di voci di spesa che non finiranno nelle tasche del notaio ma che il professionista dovrà versare allo Stato. In ogni caso, è bene che il preventivo sia molto chiaro anche su questo punto, affinché il consumatore sia pienamente consapevole sull’incidenza delle diverse voci rispetto al costo totale da pagare.
Altrettanto importante è sapere la tassazione a cui sei sottoposto e le eventuali agevolazioni fiscali cui potresti aver diritto per l’operazione che stai per concludere. In ambito immobiliare, ad esempio, l’ammontare delle imposte cambia se stai acquistando una prima casa o un secondo immobile, così come se stai comprando da un privato oppure presso un’impresa costruttrice.
Occhio anche alla tipologia di acquirente. Infatti, negli ultimi anni, lo Stato ha riconosciuto ulteriori agevolazioni sugli acquisti delle prime case effettuati dagli under 36. L’obiettivo, infatti, è di rendere meno complicato e costoso l’iter ai giovani desiderosi di realizzare, attraverso la prima casa, un nuovo progetto personale e/o familiare.
Da non trascurare anche il discorso relativo al mutuo. Le compravendite immobiliari, infatti, spesso vengono completate grazie all’intervento di un istituto di credito che provvede ad erogare all’acquirente parte della somma necessaria per l’acquisto dell’immobile. In questi casi, il notaio deve farsi carico di un ulteriore compito, ossia interfacciarsi con la banca che si appresta a concedere il mutuo e trasmettere alla stessa la cosiddetta relazione preliminare notarile.
Nell’assolvimento della propria funzione, il notaio è tenuto ad effettuare scrupolose verifiche. A tale scopo, il pubblico ufficiale potrebbe avere l’esigenza di entrare in possesso di determinati documenti, come ad esempio le visure catastali. È probabile che al cliente possano essere addebitate in fattura anche tali spese.
La Legge n. 266 del 2005 ha introdotto la possibilità per i consumatori di effettuare il calcolo delle imposte sugli immobili ad uso abitativo sottoposti all’imposta di registro prendendo in considerazione non il prezzo dell’immobile, bensì il valore catastale dello stesso. In genere, chi acquista ha tutto l’interesse a richiedere l’applicazione del prezzo-valore, in quanto sovente il valore al catasto di un immobile è più basso rispetto al prezzo di acquisto.
Un altro vantaggio per chi sceglie di avvalersi del prezzo-valore è legato proprio ai costi notarili. Poco fa abbiamo visto che la prassi vuole che i notai scelgano di calcolare il proprio onorario, per le compravendite immobiliari, sulla base del prezzo dell’immobile. Qualora scegliessi di richiedere l’applicazione del prezzo-valore, avresti diritto ad uno sconto del 30% sulle spese notarili. Lo sconto riguarda non soltanto la parcella del professionista ma anche le spese accessorie.
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