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Costi atto notarile: prezzi notaio per acquisto casa

Nei costi di un atto notarile devi considerare sia la parcella che le imposte. Del resto, dopo aver individuato la casa da acquistare, tutti sono interessati a conoscere le spese che un'operazione così importante comporta. Senza dubbio, la spesa maggiore è quella per l'acquisto stesso dell'immobile. Poiché non tutti hanno la possibilità di disporre dell'intera cifra necessaria per l'acquisto, spesso le compravendite immobiliari vengono completate tramite un mutuo bancario. Anche un finanziamento può comportare delle spese (di istruttoria, perizia, polizze assicurative etc.).


Vanno, inoltre, considerati i costi dell'atto notarile. Non è, infatti, possibile in Italia portare a termine l'acquisto di un fabbricato senza un rogito notarile. Non tutti, ad esempio, si rivolgono ad un pubblico ufficiale per la stipula del preliminare o compromesso. Non c'è, invece, scelta quando si tratta di concludere definitivamente l'operazione. Il trasferimento di una proprietà immobiliare da un soggetto all'altro può essere considerato a tutti gli effetti valido soltanto se effettuato alla presenza di un notaio. Andiamo, dunque, a vedere quali potrebbero essere i prezzi applicati da un notaio per l'acquisto di una casa e quali sono le tasse da versare allo Stato.


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Costo atto notarile acquisto casa: di quali voci si compone?


Le variabili che possono influenzare il costo di un atto notarile sono davvero tante. È giusto, però, che tutti i consumatori siano consapevoli della differenza che sussiste tra le imposte e l'onorario del notaio. Si tratta, infatti, di due voci di spesa presenti all'interno della fattura del pubblico ufficiale ma che fanno capo ad ambiti completamente differenti. Le imposte sono, in termini molto semplici e concreti, le tasse da pagare allo Stato per l'operazione che si sta effettuando. Ci riferiamo, in particolare, all'imposta di registro, imposta ipotecaria e imposta catastale. Il fatto che le imposte facciano parte della fattura del notaio non vuol dire che questa voce di spesa sia da attribuire ad una precisa volontà del pubblico ufficiale. Questo vuol dire, in sostanza, che qualsiasi notaio sceglierai dovrai comunque pagare queste imposte.


L'onorario del notaio è, invece, il compenso che il pubblico ufficiale richiede per lo svolgimento dell'incarico che eventualmente gli verrà affidato, vale a dire per la stipula dell'atto notarile e per tutto ciò che ruota attorno ad esso. Le scarse conoscenze della maggior parte delle persone in ambito notarile ha portato, nel tempo, alla diffusione di luoghi comuni che non corrispondono alla realtà dei fatti e che vedono il notaio come una figura che percepisce molti soldi per un lavoro semplice e poco impegnativo. In primis, non tutti hanno piena consapevolezza del fatto che le imposte pagate al notaio non vengono da quest'ultimo intascate. Il notaio è soltanto un sostituto d'imposta. Questa categoria professionale è, infatti, abilitata dallo Stato italiano alla riscossione delle tasse. Quelle stesse tasse, però, verranno versate dal notaio all'Erario. Dunque, da questo punto di vista, il notaio è una figura che garantisce allo Stato che le imposte vengano regolarmente pagate dai cittadini, ovviamente limitatamente alle operazioni di cui i pubblici ufficiali si occupano.


Altro elemento che, spesso, viene banalizzato dall'opinione pubblica è il lavoro stesso del notaio. Per molte persone la stipula di un atto notarile è soltanto una formalità. Quest'idea probabilmente nasce dall'esperienza che alcuni potrebbero aver vissuto nell'acquisto di un'abitazione. Non di rado, infatti, capita che le parti incontrino il notaio per la prima volta soltanto in occasione del rogito e che la lettura dell'atto venga portata a termine in pochi minuti. Questo è, spesso, sufficiente per indurre le persone a ritenere che il lavoro che si cela dietro alla preparazione di un atto richieda un impegno sproporzionato rispetto alla cifra che viene incassata dal pubblico ufficiale. In verità, il notaio è chiamato ad effettuare una serie di controlli che gli consentiranno di accertarsi che la compravendita immobiliare possa avvenire in conformità alle normative vigenti e che non vi sia alcuna zona d'ombra sull'immobile, in termini di pregiudizievoli (ad esempio pignoramenti) o di carenze sotto il profilo urbanistico (abusi edilizi).


Quali sono le imposte da pagare sull'acquisto di una casa?


Andiamo a vedere, attraverso un elenco semplificativo, quali sono le tasse che bisogna pagare in Italia sull'acquisto di una casa.


Acquisto da Privato


  • Imposta di Registro = 9% del valore catastale dell'immobile (ridotta al 2% per prima casa);
  • Imposta Catastale e Ipotecaria = Costo 50 euro ciascuna.


Acquisto da Impresa di Costruzioni (con IVA)


Quando si acquista casa da un'impresa di costruzioni e la vendita avviene con IVA, l'imposta sul valore aggiunto si calcola così:

  • 4% del prezzo totale dell'immobile (prima casa);
  • 10% del prezzo totale dell'immobile (seconda casa);
  • 22% del prezzo totale dell'immobile (appartamento rientrante nelle categorie catastali che identificano le abitazioni di lusso).

Oltre all'IVA, vanno considerate l'imposta Catastale e Ipotecaria, dal costo di 200 euro ciascuna.


Acquisto da Impresa di Costruzioni (esente da IVA)


  • Imposta di Registro = 2% del valore catastale dell'immobile (9% se si tratta di una seconda casa);
  • Imposta Catastale e Ipotecaria = Costo: 50 euro ciascuna.


Come i notai calcolano il proprio onorario?


In linea generale, non è dato sapersi in che modo i notai calcolano il proprio onorario. In passato esistevano i tariffari notarili e, dunque, era molto più facile conoscere in anticipo la parcella del professionista. Oggi dovrai giocoforza chiedere un preventivo notarile e confrontare i prezzi dei vari notai. Ogni notaio, infatti, può scegliere di costruire il proprio listino prezzi nel modo in cui ritiene più opportuno, in quanto i tariffari sono stati aboliti. Bisogna, in ogni caso, considerare che la parcella del notaio sia al prezzo dell'immobile che all'area in cui si trova l'immobile e/o in cui opera il professionista.


Sul web esistono degli strumenti che simulano il calcolo delle varie spese legate all'acquisto di una casa, tra cui anche le spese notarili. Per i motivi che abbiamo poc'anzi elencato, si tratta però di dati che lasciano il tempo che trovano, proprio perché le variabili da considerare sono troppe (valore dell'immobile, zona di riferimento, presenza o meno di un mutuo ipotecario, valore in percentuale del mutuo rispetto al prezzo d'acquisto, rendita catastale etc.). In linea generale, potremmo concludere che la parcella del notaio per l'atto notarile può oscillare tra i 1.500 ed i 2.500 euro.