Quando si valuta la costituzione di una società è importante scegliere con attenzione la forma societaria. In genere, la scelta tende a ricadere sulle società per azioni (S.p.A.) oppure sulle società a responsabilità limitata (S.r.l.). Bisogna, però, sapere che esistono anche tipologie di società di capitali, come ad esempio la società in accomandita per azioni (S.a.p.A) e la società a responsabilità limitata semplificata (Srls).
In questo articolo ci concentreremo proprio sulle Srls. Andremo a vedere quali sono le differenze rispetto ad una Srl ordinaria, i costi che è necessario sostenere e se è richiesta o meno la presenza del notaio.
La Srls rappresenta una sotto-categoria della Srl, nata allo scopo di incentivare i giovani all'iniziativa imprenditoriale. Spesso, infatti, soprattutto quando non si hanno molti capitali a disposizione, si finisce per rinunciare a dare vita ad un progetto di business, magari perché spaventati dalle spese per la costituzione oltre ai costi ordinari e di gestione. Non è un caso che, in una fase iniziale, erano necessari specifici requisiti anagrafici da parte dei soci ai fini della costituzione di una Srls. Tali requisiti sono stati, poi, rimossi. Pertanto, ad oggi, chiunque può aprire una SRL semplificata.
Ci sono alcune caratteristiche delle SRL semplificate che sono del tutto simili rispetto alle SRL ordinarie. Una di queste attiene alla responsabilità limitata in capo ai soci e, dunque, al solo capitale dagli stessi apportato. Il ruolo di amministratore della società può essere svolto da uno o da più soggetti. La distribuzione degli utili prevede che 1/5 degli stessi sia destinato a riserva legale e utilizzato nel caso in cui l'impresa dovesse andare incontro, ad esempio, a delle perdite. Gli utili possono essere percepiti tramite busta paga o attraverso la distribuzione dei dividendi che può essere deliberata tramite assemblea.
A ben vedere, le principali differenze tra una SRL ordinaria e una semplificata riguardano proprio i costi di costituzione. Non a caso, il capitale sociale di una Srls può essere anche pari a 1 euro e non può superare i 9.999 euro. Al contrario, il capitale sociale per l'apertura di una Srl ordinaria deve essere almeno pari a 10.000 euro. Già questo requisito poteva rappresentare un forte ostacolo per chiunque aspirasse a costituire una società a responsabilità limitata. Al contrario, l'abbassamento di questa soglia finisce, di fatto, per consentire a qualsiasi soggetto di avviare un'impresa.
Tra le spese per la costituzione di una SRLS vanno citati anche i costi notarili. Sotto questo aspetto, però, la SRLS è, senza dubbio, più vantaggiosa. Poiché lo statuto viene redatto sulla base di un modello standard, l'onorario del notaio tenderà ad essere certamente più basso o addirittura pari a zero. Si sente, spesso, dire che, in teoria, la costituzione di una SRLS è esente dalle spese notarili. In realtà, l'apertura di una SRLS comporta, comunque, delle spese che vanno versate al notaio, in quanto quest'ultimo agisce come sostituto d'imposta e, dunque, riscuote le tasse a nome e per conto dello Stato. Ci riferiamo, nello specifico, a:
In fase di costituzione della SRLS è prevista, inoltre, l'esenzione dall'imposta di bollo. Per quanto concerne i diritti di segreteria della Camera di Commercio, l'esenzione scatta solo se la società è composta da più soci. In caso di SRLS unipersonale cioè a socio unico è necessario versare 90 euro.
Ci sono, poi, altri costi da sostenere, legati al consulente che seguirà la pratica di avvio dell'attività e che si occuperà, ad esempio, dell'apertura della Partita IVA e della successiva comunicazione di inizio attività. Chiaramente, ci sarà un costo una tantum del commercialista per le attività svolte per la sola costituzione della SRLS e un costo mensile per la gestione della contabilità.
Nel momento in cui una SRLS entra nel pieno del suo ciclo di vita, i costi tendono ad essere sostanzialmente gli stessi della SRL ordinaria. Anche la SRL semplificata ha l'obbligo di tenuta della contabilità ordinaria. Per quanto concerne le questioni fiscali, le imposte che vanno a colpire il reddito prodotto dalle due tipologie di società sono le stesse. Ci riferiamo, in particolare, all'IRES (imposta sui redditi delle società), la cui aliquota è pari al 24%. Bisogna, poi, considerare l'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), la cui aliquota base è del 3,9%.
La risposta è no. Anche per le SRLS è richiesto l'atto pubblico notarile e, dunque, il ruolo e la presenza del notaio rimangono imprescindibili. È ammessa la possibilità della costituzione per via telematica della SRLS ma anche in questo caso bisognerà comunque interfacciarsi con il notaio, presumibilmente in modalità video-conferenza.
Una differenza importante è che, mentre nelle Srl ordinarie, i conferimenti possono essere effettuati sia in denaro che in natura, per le Srls è possibile procedere esclusivamente con il denaro. Per giunta, i conferimenti vanno effettuati subito, cioè in sede di atto costitutivo della SRLS. Occhio anche allo statuto. Quando si costituisce una SRLS è possibile l'utilizzo di uno statuto standard, contrariamente a quanto avviene per le SRL ordinarie, le quali possono godere di uno statuto molto più flessibile, di fatto modellabile a piacimento dai soci.
Per avere un quadro chiaro rispetto alla convenienza o meno di una SRLS è necessario tenere conto anche dei potenziali svantaggi legati alla scelta di questa tipologia di società. Uno di questi è, senza dubbio, rappresentato dalla presenza di uno statuto standard, uno strumento che lascia pochi spazi di manovra ai soci.
La presenza di un limitato capitale sociale, se da un lato rappresenta un vantaggio in fase di costituzione della SRLS, può trasformarsi nel corso del ciclo di vita dell'azienda in un rischio. Ad esempio, potrebbero esserci delle difficoltà nell'accesso ad un finanziamento, in quanto per le banche la garanzia rappresentata da un capitale sociale esiguo potrebbe essere reputata insufficiente. Inoltre, poiché lo statuto viene redatto sul modello standard, qualsiasi modifica successiva allo stesso e, dunque, la trasformazione della società da SRL a SRLS ordinaria avrà certamente dei costi non indifferenti.
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