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Come creare un consorzio

Cos'è un consorzio?


In base a quanto stabilito dall'articolo 2602 del Codice Civile, il consorzio è un contratto sottoscritto da più imprenditori per un obiettivo comune che gli stessi difficilmente riuscirebbero a conseguire se agissero singolarmente.


Nei consorzi ogni impresa mantiene la propria identità. Dunque, il consorzio non va confuso con operazioni societarie straordinarie come, ad esempio, le fusioni. Esistono tre tipologie di consorzi:


  • Consorzio interno;
  • Consorzio esterno;
  • Consorzio di appalti.


Il consorzio interno non è dotato di personalità giuridica né tantomeno autonomia. Viene, dunque, redatto un regolamento interno al consorzio il quale stabilisce le regole di comportamento o di strategia comune tra le varie imprese che vi partecipano.


Il consorzio esterno consente di attivare relazioni con soggetti terzi. Anche i consorzi esterni non hanno personalità giuridica ma, affinché possano operare legittimamente, devono essere iscritti in Camera di Commercio.


Essi possono, in ogni caso, relazionarsi con soggetti che non fanno parte del consorzio. In questi casi, dunque, è presente un ufficio comune che avrà il potere di redigere atti e stipulare contratti attraverso un fondo che il consorzio stesso istituirà.


Il consorzio di appalti funziona in maniera piuttosto simile alle Reti Temporanee di Imprese. Si tratta, dunque, di imprese che decidono di unire le forze in vista della partecipazione a dei bandi. Ciò in quanto i bandi pubblici potrebbero richiedere dei requisiti che una singola azienda potrebbe non possedere. Tramite il consorzio è possibile ovviare a questo gap e incrementare le chance di aggiudicarsi il bando.


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Come si costituisce un consorzio?


Per costituire un consorzio è, innanzitutto, necessario riunire più imprenditori in vista del raggiungimento di un obiettivo comune. È necessaria, in tal senso, la stipula di un contratto scritto che, nei consorzi interni, può assumere anche la forma di una scrittura privata. In caso di consorzio esterno serve, invece, l'atto pubblico e, dunque, l'intervento del notaio.


Il contratto deve contenere le regole che i consorziati dovranno rispettare, ma anche altri aspetti importanti come la durata, le condizioni, modalità per l'esercizio del diritto di recesso, eventuali sanzioni per il mancato rispetto degli obblighi stabiliti, attribuzioni e poteri di coloro che dovranno gestire e/o rappresentare il consorzio. Si tratta, in buona sostanza, di redigere lo statuto del consorzio.


Il contratto può essere assimilato all'atto costitutivo di una società. Questo significa che, qualora vi sia l'esigenza di apportare modifiche allo stesso, è necessario utilizzare la stessa forma adoperata per il contratto originario. In ogni caso, qualsiasi modifica è valida soltanto se è garantito il consenso di tutti i soci.


Successivamente, si passa alla creazione di un fondo consortile, il quale in un certo senso rappresenta il patrimonio del consorzio. Si compone, di fatto, dei beni e delle quote associative versate dai consorziati.


Quali sono i vantaggi e i rischi del consorzio?


Il consorzio può garantire diversi vantaggi, come ad esempio la condivisione dei costi con altri imprenditori in vista dell'obiettivo comune da raggiungere. Allo stesso modo, vengono condivisi anche i rischi dell'investimento.


Chiaramente, un consorzio è destinato ad avere anche un maggiore potere sui mercati. Più aziende che decidono di unire le forze esercitano un potere contrattuale maggiore rispetto alle opportunità che, in tal senso, sarebbero riservate alla singola azienda.


Un altro aspetto importante riguarda il know-how aziendale. Il consorzio comporta la necessità per ogni singola impresa di condividere con le altre realtà associate il bagaglio di competenze, di conoscenze e di esperienze acquisite nel corso del tempo. Sappiamo bene che, spesso, il know-how viene segretamente custodito dalle imprese, poiché rappresenta un po' il tratto distintivo dell'azienda.


Se questa è un'opportunità nella misura in cui è possibile fare tesoro del background e del know-how altrui, non si può non tenere conto dei rischi. Del resto, bisogna partire dal presupposto che, molto spesso, il consorzio unisce imprese dello stesso settore, potenzialmente concorrenti tra loro.


Ogni impresa appartenente al consorzio dovrà, poi, valutare se l'immagine aziendale trarrà benefici o meno dall'adesione al consorzio e quali saranno, in tal senso, le ricadute nel momento in cui il consorzio verrà sciolto.


Come e quando si scioglie un consorzio?


Sono diverse le ragioni che potrebbero portare allo scioglimento del consorzio. In primis, se è stata stabilita una durata, lo scioglimento potrebbe avvenire al raggiungimento della scadenza prefissata. Il consorzio si scioglie quando viene realizzato l'obiettivo stabilito nel contratto o quando viene certificata l'impossibilità di conseguirlo.


È possibile sciogliere il consorzio per decisione all'unanimità dei soci. In presenza di una giusta causa o nei casi ammessi dalla Legge, si può sciogliere un consorzio anche su decisione dei consorziati o a seguito di un apposito provvedimento da parte delle Autorità. Infine, se si verifica una delle di scioglimenti indicate nell'atto costitutivo, il consorzio viene sciolto.


Costituzione consorzio: i costi da sostenere


La costituzione di un consorzio è un'operazione che comporta la necessità, da parte dei consorziati, di sostenere alcune spese. Innanzitutto, bisognerà stabilire la quota da versare ai fini dell'avvio delle attività.


Se è richiesto l'atto pubblico, i consorziati dovranno suddividere le spese notarili, a partire dall'onorario del pubblico ufficiale che si occuperà di redigere l'atto, senza dimenticare le imposte da versare. In tal senso, è necessario farsi carico dei seguenti costi:


  • Imposta di bollo, pari a 65 euro;
  • Diritti di segreteria, pari a 90 euro;
  • Spese annuali di iscrizione alla Camera di Commercio.


Si tratta di spese che dovranno essere pagate direttamente al notaio, in virtù del fatto che i notai agiscono come sostituti d'imposta e, dunque, si occupano anche di raccogliere le tasse da parte dei cittadini. Se hai la necessità di costituire un consorzio e se hai dei dubbi sugli adempimenti da effettuare ti consigliamo di chiedere una consulenza notarile.


In tal senso, puoi richiedere un preventivo su Prezzinotaio. Sarà sufficiente indicare la tipologia di atto di cui hai bisogno e la provincia in cui risiedi. Verrai messo in contatto con uno o più notai che operano nella tua città/provincia. Potrai, poi, decidere liberamente e senza alcun impegno se accettare oppure no il preventivo che ti verrà sottoposto.

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