Costituire una società significa, in sostanza, dare vita ad una nuova iniziativa imprenditoriale. Si tratta, dunque, di una scelta molto importante, per diverse ragioni. In primis, l'apertura di una società comporta un investimento, spesso non soltanto economico ma anche di tempo e di energie. Inoltre, il carico di responsabilità è senza dubbio destinato ad aumentare rispetto a quando, ad esempio, si sceglie di lavorare come dipendenti.
Aprire una società, tra l'altro, implica la necessità di lavorare in sinergia con più persone. Si parla di società poiché si presuppone che l'impresa sia composta da più soci. In caso contrario, dovremmo riferirci ad un ambito differente, come quello che fa capo alle ditte individuali, alle attività libero-professionali e alle professioni autonome.
In ogni caso, il diritto societario in Italia è regolato da diverse norme. Ciò anche alla luce del fatto che esistono diverse tipologie di società. Di solito, si distingue tra società di persone e società di capitali ma è importante sottolineare che, all'interno di queste due grandi categorie, sono presenti ulteriori classificazioni, in maniera tale da restringere ulteriormente il campo e da consentire agli imprenditori di scegliere la forma societaria più consona alle loro esigenze e anche al tipo di attività da svolgere.
In questo articolo andremo a descrivere, per sommi capi, gli adempimenti da effettuare ai fini dell'apertura di una società e andremo ad approfondire l'importanza della figura del notaio quale professionista in grado non soltanto di certificare la nascita di nuove società ma anche di accompagnare gli imprenditori in un percorso arduo e non privo di insidie ma certamente affascinante e stimolante.
Al notaio viene, in primo luogo, affidato l'incarico di redigere l'atto costitutivo, cioè il documento che sancisce la nascita della nuova società e che contiene le principali informazioni relative alla stessa e ai soci che ne fanno parte. In particolare, uno statuto dovrebbe riportare:
Insieme all'atto costitutivo al notaio potrebbe essere chiesto di redigere anche lo statuto societario, vale a dire il documento che contiene le disposizioni che disciplinano le attività dell'impresa. In genere, uno statuto potrebbe contenere:
Il notaio dovrà, poi, depositare l'atto costitutivo presso la Camera di Commercio, passaggio indispensabile per far sì che la società neocostituita possa ottenere l'iscrizione presso il Registro delle Imprese.
L'apertura di una società comporta la necessità, per i soci, di farsi carico delle spese notarili. In primo luogo, bisognerà tenere conto dell'onorario del notaio. In tal senso, non è possibile utilizzare dei riferimenti precisi, in quanto già da un po' di anni sono stati aboliti i tariffari notarili. Questo vuol dire che ogni notaio è assolutamente libero di proporre la parcella che ritiene maggiormente consona al tipo di lavoro da svolgere e anche ad altri fattori.
Chiaramente, al notaio vanno pagate anche le imposte. In tal senso, lo studio notarile dovrà necessariamente considerare aspetti come la tipologia di società che i soci intendono aprire ma anche il capitale versato. Per avere un quadro più ampio dei possibili costi da sostenere è consigliabile richiedere vari preventivi ed effettuare un confronto tra gli stessi. In tal senso, puoi utilizzare anche la piattaforma Prezzinotaio. Dalla pagina principale del sito ti basterà selezionare la tipologia di atto e la provincia in cui risiedi. Ti metteremo in contatto con uno o più notai in maniera gratuita e senza alcun impegno.
I costi notarili variano, come anticipato poc'anzi, anche in base alla tipologia di società che è necessario costituire. In tal senso, è importante non soltanto la consulenza del notaio ma anche quella del commercialista. Il tratto distintivo delle società di capitali è l'autonomia patrimoniale. Questo vuol dire che i soci che ne fanno parte risponderanno delle obbligazioni nei limiti del capitale investito. A seconda anche del tipo di attività da svolgere, ai soci potrebbe essere consigliato di aprire una S.p.A oppure una S.r.l. La gestione delle società di capitali è certamente più complessa rispetto alle società di persone e, dunque, potenzialmente più costosa, in termini di spese, anche per i soci.
Le società di persone, invece, non vantano autonomia patrimoniale. Di conseguenza, i soci rispondono in maniera illimitata delle obbligazioni, dunque anche con il loro patrimonio personale. Di contro, la gestione delle società di persone è più semplice. In tal senso, i soci dovranno scegliere tra società in accomandita semplice (S.a.S.), società semplice (S.s.) e società in nome collettivo (S.n.C.). Chiaramente, ci sono delle differenze tra queste tipologie di società di persone che i soci devono necessariamente conoscere al fine di fare una scelta consapevole e lucida.
In primo luogo, è importante avere un'idea imprenditoriale concreta e sposata pienamente da tutti i soci. Inoltre, consigliamo di prestare grande attenzione alla redazione dello statuto. Bisognerà, infatti, stabilire con precisione le regole anche in vista degli imprevedibili scenari futuri. Inoltre, la scelta della forma societaria migliore potrebbe essere legata anche agli investimenti iniziali e, dunque, alle aspettative rispetto ai potenziali introiti. Affidarsi a professionisti competenti in materia è un passaggio fondamentale per evitare di commettere errori e di trovarsi nella posizione di dover cambiare forma societaria dopo breve tempo.
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