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Donazione quote societarie: come avviene e quanto costa?

La donazione di quote societarie è un vero e proprio atto di generosità, attraverso il quale il donante cede le quote di sua proprietà ad un altro soggetto, giuridicamente definito donatario. Affinché la donazione possa essere considerata valida, è richiesta la stipula di un atto notarile di donazione. Si può donare una quota societaria a condizione che sussista un legame di parentela tra chi dona e chi riceve la quota di una società.


A ben vedere, la donazione di una quota societaria rappresenta un importante strumento di pianificazione successoria, utile per realizzare un vero e proprio passaggio di consegne al proprio coniuge oppure ad un figlio. In altri articoli ci siamo occupati principalmente della cessione di quote societarie, distinguendo tra vendita di quote in una società di persone e vendita di quote in una società di capitali. Chiaramente, trattandosi di una compravendita, affinché l'operazione possa andare in porto, è richiesto il pagamento di un corrispettivo. Al contrario, la donazione è l'atto di concessione di un bene dal donante al donatario a titolo gratuito.


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Quanto costa donare una quota societaria?


Abbiamo già anticipato, all'inizio di questo articolo, che la donazione di una quota societaria va perfezionata alla presenza di un notaio. Oltre al notaio è fondamentale che siano presenti anche due testimoni, non coinvolti nell'operazione. In primo luogo, bisogna tenere conto dei costi notarili legati all'atto di donazione. In genere, è chi riceve in regalo la quota societaria a farsi carico delle spese notarili, a partire dall'onorario del notaio e passando anche per le imposte associate all'atto.


Sotto il profilo fiscale, però, è possibile ottenere l'esenzione dal pagamento dell'imposta di donazione. Affinché ciò sia possibile, però, vanno rispettate alcune importanti condizioni. In primo luogo, se il donatario riceve in donazione l'intera azienda o un ramo della stessa è obbligato a proseguire l'attività imprenditoriale per almeno cinque anni dalla data del trasferimento. Se l'oggetto della donazione è il trasferimento di quote sociali o azioni, il donatario è tenuto a conservarne il controllo sempre per un minimo di cinque anni. Inoltre, è fondamentale che l'importo della donazione non superi la cifra di 1 milione di euro.


Nel caso in cui non sia possibile accedere all'esenzione o la stessa decada, è importante comprendere in che modo viene calcolata l'imposta di donazione. In tal senso, la base imponibile è rappresentata dal valore proporzionale del patrimonio societario, in base a quanto contenuto nell'ultimo bilancio depositato e approvato. In assenza di quest'ultimo, la base imponibile dovrà tenere conto del valore complessivo dei beni di proprietà della società.


Ricordiamo che le aliquote relative all'imposta di donazione variano anche in base al legame di parentela che vige tra chi dona e chi riceve la quota societaria. Se il trasferimento viene effettuato in favore del coniuge o di parenti in linea retta l'imposta è del 4% ma si paga solo sulla quota che eccede l'importo della franchigia, in questo caso pari a € 1.000.000 per ogni beneficiario.


Se i destinatari della donazione sono fratelli o sorelle del donante si applica l'imposta del 6% ma, in tal caso, la franchigia per ogni beneficiario si abbassa a € 100.000. Qualora il donante scelga di donare le quote societarie a vantaggio di parenti fino al quarto grado e degli affini in linea retta nonché degli affini in linea collaterale fino al terzo grado l'imposta è sempre del 6% ma non sono presenti franchigie. Una donazione effettuata in favore di non parenti, l'imposta di donazione è pari all'8% senza franchigia.


Trattandosi di un ambito abbastanza complesso, la consulenza di un notaio può rivelarsi fondamentale. Il notaio, infatti, sarà in grado di fornire consigli sulle implicazioni fiscali della donazione delle quote societarie. Ricordiamo, infatti, che qualora inizialmente l'imposta di donazione non venga pagata ma successivamente l'esenzione dovesse decadere, il contribuente (in questo caso il donatario) dovrà farsi carico anche degli interessi di mora sulle imposte che non sono state corrisposte.



In quali casi conviene donare una quota societaria?


La donazione della quota societaria può essere ritenuta maggiormente conveniente nel caso in cui si abbia la certezza che il trasferimento possa essere effettuato in regime di esenzione dall'imposta di donazione. Per giunta, la donazione è l'opzione migliore qualora il donante voglia regalare le proprie quote ad un familiare, magari perché convinto che quest'ultimo sarà in grado di farsi carico degli onori e degli oneri che una partecipazione societaria comporta.


Se, invece, si intende dare il bene a soggetti estranei al nucleo familiare del donante è probabilmente più conveniente optare per una normale cessione. A tal proposito, giova ricordare che quando la cessione porta ad una plusvalenza, la stessa è soggetta al versamento dell'imposta sostitutiva del 26%. Se hai bisogno di una consulenza su un argomento tanto importante quanto delicato come la donazione di quote societarie o se sei certo di voler procedere con un atto notarile di donazione puoi chiedere un preventivo su Prezzinotaio. Ti metteremo quanto prima in contatto con un notaio della tua città.

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