Il mutuo di scopo è una tipologia di mutuo che prevede che la somma ricevuta in prestito dal mutuatario venga destinata ad una precisa finalità, di comune accordo con l'istituto di credito. Se hai avuto modo di leggere gli altri articoli presenti in questa sezione, allora saprai già che esistono diverse tipologie di mutui: dal mutuo ipotecario ai mutui prima e seconda casa, senza dimenticare il mutuo per ristrutturazione e la surroga.
Il mutuo di scopo può essere legale oppure volontario. Si parla di mutuo di scopo legale quando il beneficiario riceve una somma pubblica di denaro per il raggiungimento di fini rilevanti dal punto di vista sociale. Pensiamo, ad esempio, a tutti gli incentivi statali destinati alle imprese femminili, alle startup e così via. In questo caso, la somma concessa al beneficiario è vincolata, in virtù di specifiche disposizioni normative, al raggiungimento degli obiettivi programmati.
Il mutuo di scopo è, invece, volontario quando, anche in assenza di specifici riferimenti normativi, le parti raggiungono un accordo che prevede un impegno da parte del mutuatario nel destinare le somme ricevute in prestito al conseguimento di specifici programmi.
Dunque, chi sottoscrivere un mutuo di scopo si assume, di fatto, un doppio onere:
Nei mutui fondiari la necessità di accedere al credito bancario è legata all'acquisto di un immobile, sul quale si procederà con l'iscrizione di un'ipoteca di primo grado che tutelerà la banca in caso di insolvenza da parte del mutuatario. Dunque, la somma che la banca concederà in prestito servirà esclusivamente per portare a termine l'acquisto di un immobile. Nel mutuo di scopo, invece, abbiamo una finalità certamente differente dalle compravendite immobiliari. Il mutuo potrebbe, ad esempio, essere destinato a finanziare un importante progetto imprenditoriale o qualsiasi altra ingente spesa, tale da richiedere il ricorso ad un mutuo piuttosto che ad un semplice prestito personale.
Le caratteristiche del mutuo di scopo tendono, al netto delle differenze poc'anzi indicate, ad essere piuttosto simili alle altre tipologie di mutui. L'iter prevede che il potenziale mutuatario presenti una richiesta ad uno o più istituti di credito. Conviene, già in fase di invio della richiesta, specificare la finalità per la quale si necessita del credito bancario. Nella maggior parte dei casi, le domande di mutui sono legate all'acquisto o alla ristrutturazione di un immobile ma abbiamo visto che si può richiedere un finanziamento di media-lunga durata anche per perseguire scopi differenti.
A quel punto la banca procederà con la valutazione della richiesta. L'istituto di credito dovrà, innanzitutto, verificare se il richiedente abbia i requisiti per accedere al mutuo di scopo. Di solito, la valutazione considera innanzitutto i requisiti anagrafici. Per ottenere un mutuo da una banca italiana bisogna essere maggiorenni e residenti in Italia. A seconda della durata del mutuo, le banche potrebbero limitare l'erogazione di finanziamenti a soggetti che sono in là con gli anni. In questo caso, però, non esiste una regola generale e, dunque, ogni istituto di credito tenderà a comportarsi in base alle proprie politiche di credito. In genere, si valuta non tanto l'età del richiedente al momento della domanda di mutuo ma quella che verrà raggiunta alla scadenza del piano di rimborso.
Si passa, poi, ad analizzare la capacità di rimborso del mutuatario. Essa serve a comprendere se il richiedente sarà in grado di ovviare al pagamento delle rate e, al contempo, di garantire a se stesso e ai propri cari una vita dignitosa. Per fare ciò la banca dovrà valutare la capacità reddituale del richiedente e la situazione patrimoniale. Per capacità reddituale s'intende il reddito netto mensile del mutuatario, frutto del lavoro da questi svolto. Per situazione patrimoniale s'intende l'insieme dei beni di proprietà del richiedente. Affinché la banca posso valutare nel dettaglio questi aspetti, è necessario che il richiedente trasmetta all'istituto di credito la documentazione attestante la situazione reddituale e patrimoniale, come ad esempio:
Prima di concedere un finanziamento, la banca passa al setaccio anche l'excursus creditizio del richiedente. L'istituto di credito deve, infatti, accertarsi che non vi siano macchie nel passato recente del potenziale mutuatario. In particolare, la banca cercherà tracce di eventuali segnalazioni negative in banca dati, legate per esempio a finanziamenti sottoscritti negli anni addietro e per i quali il richiedente potrebbe aver avuto difficoltà nel regolare pagamento delle rate o nel rimborso del finanziamento. Si tratta di una valutazione fondamentale per conoscere il grado di fiducia che può essere accordato al richiedente.
Per i mutui di scopo, la banca potrebbe poi richiedere ulteriore documentazione legata alla finalità del finanziamento. In questo caso, i documenti possono variare a seconda, per l'appunto, dello scopo. Inoltre, il controllo della banca sul conseguimento dello scopo previsto dal finanziamento potrebbe essere sottoposto a verifica non solo prima dell'erogazione ma anche durante il periodo di rimborso.
Le spese di un mutuo di scopo non sono così differenti rispetto a quelle di un mutuo ipotecario o fondiario. Innanzitutto, vanno considerate le spese d'istruttoria. Se non è coinvolto un immobile potrebbero venir meno le cosiddette spese di perizia. Un contratto di mutuo, però, va comunque perfezionato alla presenza di un notaio. Questo significa che è necessario richiedere un preventivo notarile e pagare l'onorario del notaio per la consulenza notarile offerta dal pubblico ufficiale. Oltre alla parcella, bisognerà procedere al pagamento delle tasse. In questo caso, potrebbe essere applicata un'imposta sostitutiva delle imposte tipiche di un'operazione immobiliare (imposta di registro, imposta ipotecaria e imposta catastale).
È compito del notaio, comunque, trasmettere alla banca la relazione notarile preliminare ed effettuare tutti i controlli del caso nonché procedere al calcolo delle imposte. In tema di onorario, il notaio non è tenuto a rifarsi ad uno tariffario né tantomeno ad esporre un listino prezzi. I notai, in qualità di liberi professionisti, possono proporre il compenso ritenuto più consono alla propria esperienza, alle proprie competenze e alla complessità del lavoro da svolgere.
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