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Utilizzo dei contanti nel rogito

Si possono utilizzare i contanti davanti al notaio? Se la risposta è sì quali sono i limiti da rispettare? Partiamo da una semplice constatazione. Negli ultimi anni, si sono moltiplicate le iniziative, non soltanto a livello nazionale ma europeo, finalizzate a limitare l'impiego di denaro contante e a favorire i pagamenti elettronici, più sicuri e tracciabili. Le limitazioni alla circolazione del contante sono motivate dalla necessità di provare a contrastare l'evasione fiscale. Bisogna, comunque, tener conto anche delle decisioni che vengono prese dai singoli governi, i quali potrebbero decidere di aumentare o diminuire la soglia massima di utilizzo di denaro contante.


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Qual è il limite di utilizzo dei contanti in Italia?


In base a quanto stabilito dal governo attualmente in carica in Italia, il limite all'utilizzo dei contanti è pari a 5.000 euro. Questo significa che puoi effettuare pagamenti in contanti fino a 4.999 euro. Non è possibile, dunque, pagare al rogito una cifra pari o superiore a 5.000 euro. In ogni caso, prima di muoversi in un ambito che rimane comunque molto delicato, consigliamo di rivolgersi preventivamente ad un notaio. Nel caso in cui tu non abbia un notaio di fiducia, potrai inviare una richiesta su Prezzinotaio.it. Ti basterà indicare la tipologia di atto di cui hai bisogno e la provincia di riferimento. Fatto questo, dovrai attendere al massimo 24 ore lavorative per ricevere un preventivo notarile che sarai libero di accettare o rifiutare.


Una volta scelto il notaio, ti consigliamo di descrivere dettagliatamente la tipologia di servizio di cui hai bisogno e le tue esigenze anche per quanto concerne le modalità di pagamento. Il notaio ti spiegherà in che modo procedere e ti fornirà tutte le istruzioni di cui necessiti per provvedere ai pagamenti in maniera sicura ed esente da particolari problematiche.


Considera che, per alcune operazioni come le compravendite immobiliari, l'acquirente è tenuto ad effettuare due pagamenti differenti: il primo al venditore, il secondo al notaio. La prima operazione prevede che l'acquirente provveda a saldare al venditore la cifra pattuita per l'immobile oggetto della compravendita. Poiché nella stragrande maggioranza dei casi un immobile ha un costo superiore a 5.000 euro, è di fatto impossibile riuscire a saldare l'intera cifra con denaro contante. Bisogna, però, tener conto anche del fatto che le parti potrebbero prendere specifici accordi rispetto a tempistiche e suddivisione dei pagamenti. Ad esempio, in determinate circostanze, l'acquirente potrebbe versare una caparra in fase di stipula del compromesso e saldare l'importo restante il giorno del rogito. Inoltre, bisogna verificare se per saldare il venditore sia necessario fare ricorso ad un eventuale finanziamento bancario. 


L'altro pagamento da effettuare è quello che concerne il notaio. Il pubblico ufficiale, infatti, richiederà all'utente il pagamento di una cifra che comprende sia la parcella del notaio, sia le tasse. Chiaramente, la possibilità di pagare in contanti il notaio dipenderà innanzitutto dall'onorario che il professionista ti chiederà per il lavoro da svolgere. Chiariamo sin da subito che non esiste un tariffario notarile, quindi potrebbe essere difficile conoscere o, comunque, stimare il costo del notaio.


Quali sono i metodi di pagamento più utilizzati nelle compravendite immobiliari?


Nelle compravendite immobiliari esistono diverse tipologie di pagamenti che vengono accettati senza alcuna difficoltà da tutte le parti in causa (notaio, venditore, agente immobiliare, altri professionisti). I principali metodi di pagamento sono: assegni circolari, assegni bancari, bonifico bancario.


Assegno circolare


L'assegno circolare è lo strumento di pagamento più sicuro che è possibile utilizzare in una compravendita immobiliare ed è, in genere, accettato senza alcuna difficoltà dai notai. Sono direttamente le banche a stampare gli assegni circolari. Nel momento in cui viene emesso questo tipo di assegno, vi è la certezza che la cifra indicata nell'assegno stesso sia effettivamente disponibile. Dunque, il beneficiario dell'assegno potrà dormire sonni tranquilli sul fatto che non ci potrà essere alcuna difficoltà a percepire la somma.


Assegno bancario


Vi è, senza dubbio, un profilo di rischio leggermente più elevato con gli altri due strumenti di pagamento che abbiamo citato, cioè l'assegno bancario e il bonifico bancario. Un assegno bancario è uno strumento di pagamento emesso da una persona o un'azienda attraverso una banca. Funziona come un ordine di pagamento, dove il mittente (o il "tiratore") istruisce la propria banca a pagare una determinata somma di denaro al beneficiario indicato sull'assegno.


La persona che desidera effettuare il pagamento scrive un assegno indicando il beneficiario (la persona o l'azienda che riceverà il pagamento), l'importo da pagare in cifre e in lettere, la data e la firma. Il beneficiario presenta l'assegno alla propria banca per l'incasso. La banca del beneficiario verifica la validità dell'assegno, assicurandosi che ci siano fondi sufficienti sul conto dell'emittente per coprire l'importo indicato. Se l'assegno è valido e i fondi sono disponibili, la banca accetta l'assegno per l'incasso. Una volta accettato, l'assegno viene incassato e i fondi vengono trasferiti dal conto dell'emittente al conto del beneficiario.


L'unica problematica concreta legata agli assegni bancari riguarda il fatto che l'assegno potrebbe essere scoperto, nel senso che sul conto corrente di chi lo ha emesso potrebbe non essere presente la cifra riportata sul titolo di credito. Ovviamente, l'emissione di assegni bancari scoperti non è legale. In genere, l'assegno bancario viene compilato direttamente da chi lo dovrà emettere. Ciò in quanto, all'atto di apertura di un conto corrente, è possibile richiedere il cosiddetto blocchetto degli assegni.


Bonifico bancario


Il bonifico bancario è un metodo di pagamento elettronico utilizzato per trasferire denaro da un conto bancario a un altro. È uno dei metodi di pagamento più diffusi e accettati, soprattutto nelle transazioni di alto valore come l'acquisto di un immobile. I notai spesso accettano bonifici bancari perché sono un metodo affidabile e sicuro per trasferire fondi.


Nell'ambito dell'acquisto di un immobile, il bonifico bancario è spesso preferito sia dal venditore che dall'acquirente a causa della sua sicurezza e tracciabilità. I notai accettano di solito questo metodo di pagamento perché fornisce una chiara conferma del trasferimento dei fondi, semplificando il processo di registrazione della proprietà e di chiusura della transazione. Il bonifico bancario è, senza dubbio, più sicuro dell'assegno bancario.