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Chi può essere presente al rogito?

Il rogito notarile rappresenta una tappa fondamentale in numerosi atti giuridici, in particolare negli atti di compravendita di beni immobili. Ma chi sono i protagonisti che si trovano nello studio del notaio nel preciso istante in cui ci si appresta a firmare l’atto? Prima della stipula di un atto notarile, capita sovente che le porte dello studio notarile siano aperte a più persone, non soltanto ai contraenti.


In questo articolo andremo ad approfondire il discorso legato al rogito notarile, delineando il ruolo del notaio e definendo i soggetti che possono essere presenti durante questo importante atto giuridico. Dal venditore all'acquirente, dagli eventuali rappresentanti legali ai testimoni, sveleremo le responsabilità e le dinamiche che emergono in occasione della stipula di un rogito.


chi può essere presente al rogito


Cos’è il rogito notarile?


Il rogito notarile costituisce un atto giuridico di estrema rilevanza nell'ambito delle transazioni immobiliari e di altri negozi giuridici. Si tratta di una formalità sottoposta alla competenza di un notaio, figura professionale che, agendo come pubblico ufficiale, conferisce al documento autenticità giuridica incontestabile. Il rogito rappresenta il punto culminante del percorso contrattuale, attestando in modo ufficiale e inoppugnabile l'avvenuta conclusione di un accordo tra le parti coinvolte. 


Oltre a garantire la validità legale dell'atto, il notaio ha il compito di assicurarsi che tutte le parti coinvolte comprendano appieno i contenuti del documento, siano consapevoli delle conseguenze legali e agiscano in modo libero e volontario. La sua presenza nel processo di redazione del rogito si rivela fondamentale nel garantire la trasparenza, la validità e l'imparzialità dell'atto, contribuendo così a tutelare gli interessi delle parti in causa.


Procura notarile: differenza tra procura generale e speciale


Può capitare che una delle parti coinvolte non sia in grado di essere presente fisicamente nel momento della stipula dell’atto. In queste circostanze, la procura notarile si rivela uno strumento fondamentale per consentire la prosecuzione di un accordo legale, garantendo nel contempo l'affidabilità e la validità dell'atto. La procura notarile può essere di due tipologie: generale e speciale.


La procura generale conferisce al rappresentante legale un potere più ampio e generalizzato. In questo contesto, il mandatario è autorizzato ad agire in nome e per conto del delegante su una vasta gamma di questioni legali e amministrative. La procura generale è spesso utilizzata quando si desidera concedere all'incaricato la massima flessibilità decisionale, senza dover specificare dettagliatamente ogni singolo atto.


A differenza della procura generale, la procura speciale è limitata nei suoi poteri. Questo tipo di procura definisce chiaramente le azioni o gli atti per i quali il rappresentante è autorizzato ad agire. Ad esempio, una procura speciale potrebbe essere redatta per consentire al delegato di firmare un atto di compravendita in rappresentanza del delegante, ma senza alcuna autorità su altre questioni. La procura speciale può essere la soluzione ideale quando è necessario vincolare il mandatario ad attività circoscritte e ben definite.


Coniugi in comunione dei beni: devono essere presenti entrambi all’atto?


Soprattutto quando si parla di atti notarili di compravendita, è necessario comprendere in quali circostanze debbono essere presenti i coniugi in comunione dei beni e capire se vi siano delle differenze a seconda del ruolo contrattuale svolto dai coniugi stessi all’interno dell’atto (acquirenti o venditori).


La comunione dei beni è un regime patrimoniale che può essere adottato dai coniugi in alcune giurisdizioni, tra cui quella italiana. In questo contesto, quando si parla di coniugi in comunione dei beni, ci si riferisce a una forma di gestione del patrimonio coniugale in cui i due partner condividono insieme sia gli attivi che i passivi accumulati durante il matrimonio.


Quando i coniugi in comunione dei beni hanno acquistato l’immobile successivamente al giorno in cui hanno contratto il matrimonio, la vendita può avvenire soltanto se entrambi i coniugi esprimono il proprio consenso all’operazione. Dunque, è importante che, durante la stipula dell’atto, siano presenti entrambi i coniugi proprietari del bene che bisogna vendere.


Se, invece, i coniugi in comunione dei beni sono coloro che stanno per acquistare l’immobile, è sufficiente che l’atto sia stipulato soltanto da un membro della coppia. Ciò in quanto la comunione dei beni implica automaticamente che il bene verrà acquisito da entrambi i coniugi.


In quali casi serve un rappresentante legale?


Il rappresentante legale diventa fondamentale nel caso in cui l’atto richieda l’intervento di un minorenne, ossia di un soggetto che non abbia ancora compiuto i 18 anni. Ma chi può agire come rappresentante legale di un minore? La scelta più ovvia sembrerebbe ricadere sui genitori. Qualora il minore sia orfano, spetterà al giudice nominare un tutore che lo rappresenterà dinanzi al notaio.


Differenza tra testimoni ed interpreti


Nei casi in cui l'atto notarile riguarda una donazione, la presenza dei testimoni assume un'importanza ancora maggiore. La scelta dei testimoni può essere effettuata direttamente dal notaio, il quale potrebbe ad esempio nominare i propri collaboratori. Se alcune delle parti lo richiedessero, potrebbero agire come testimoni anche persone vicine ai contraenti.


Potrebbero presenziare ad un atto notarile anche gli interpreti, quando le parti coinvolte non condividono la stessa lingua. La loro presenza garantisce che eventuali barriere linguistiche non compromettano la corretta comprensione dell'atto. La loro traduzione accurata è essenziale per evitare fraintendimenti e assicurare che tutte le parti coinvolte comprendano appieno i dettagli e le conseguenze dell’atto stesso.


Rogito notarile: il ruolo dell’agente immobiliare


Davanti al notaio potrebbe comparire anche un agente immobiliare. Ciò accade soprattutto quando la compravendita di un immobile si avvale della mediazione di un agente o di un’agenzia immobiliare. Del resto, anche il notaio è tenuto a fare riferimento, all’interno dell’atto, della fattispecie per cui l’operazione è stata conclusa grazie all’intervento dell’agente immobiliare e anche delle modalità di pagamento della provvigione.


Gli altri soggetti ammessi in uno studio notarile


In uno studio notarile potrebbero essere ammesse anche altre persone, ad esempio degli accompagnatori. Si tratta di soggetti che non dovranno svolgere alcun ruolo ai fini della stipula dell’atto ma che, se il notaio lo consentirà, potrebbero ugualmente essere presenti nel momento in cui verrà stipulato il rogito. Non è da escludere che le parti possano recarsi dal notaio insieme ad uno o più consulenti legali, qualora ad esempio uno dei contraenti voglia essere sicuro di comprendere i dettagli e i contenuti dell’atto.