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Come fare il rogito?

Il rogito notarile è lo step fondamentale per decretare il passaggio di un immobile dal venditore all’acquirente. Affinché sia possibile redigere un atto notarile, è necessario che le parti abbiano già raggiunto un accordo sulla compravendita dell’immobile.


Si tratta, dunque, di un documento che può essere redatto esclusivamente da un pubblico ufficiale, vale a dire da un notaio. Questo significa che, una volta raggiunto l’accordo totale tra le parti sul prezzo della compravendita, modalità di pagamento e tutto ciò che concerne l’edificio, è necessario individuare e contattare il notaio che si occuperà di preparare l’atto.


Poiché il pagamento delle spese notarili spetta all’acquirente, dovrebbe essere quest’ultimo a preoccuparsi di cercare il notaio a cui affidare l’incarico. A tal proposito, è possibile utilizzare il servizio di Prezzinotaio.it e chiedere un preventivo notaio comodamente online. Riceverai una risposta entro 24 ore lavorative. Ovviamente, il preventivo non è vincolante. Sarai pienamente libero di accettare o meno il prezzo che ti verrà proposto.


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Come si prepara un rogito notarile?


Chiaramente, il notaio preparerà il rogito notarile nei giorni precedenti l’atto. Sarà premura del pubblico ufficiale reperire tutte le informazioni affinché il rogito possa essere stipulato in modo sicuro e completo sotto il profilo documentale.


Il notaio avrà bisogno di conoscere i dati anagrafici del venditore e dell’acquirente (nome, cognome, indirizzo di residenza, data e luogo di nascita e codice fiscale). Spetta sempre al notaio procurarsi o farsi consegnare i dati catastali dell’immobile. In genere, è sufficiente richiedere una visura catastale per ottenere i dati catastali (comune, foglio, particella, subalterno).


Sempre per quanto concerne i dati catastali, la legge impone che il venditore consegni all’acquirente una copia della planimetria catastale dell’immobile, unitamente a una dichiarazione di conformità ai dati catastali. In assenza di questi documenti, il notaio non potrà procedere con il rogito.


Molto importanti sono anche i provvedimenti urbanistici. Infatti, non è possibile stipulare un atto notarile di compravendita in assenza di documenti in grado di accertare la regolarità urbanistica, Quando si parla di documentazione urbanistica ci riferiamo alle autorizzazioni di carattere amministrativo attraverso le quali è stato possibile procedere alla costruzione dell’immobile. È, infatti, necessario assicurarsi che sull’immobile non siano presenti abusi edilizi o che sia stata presentata la domanda per i condoni edilizi.


È importante che il notaio abbia la possibilità di conoscere anche le modalità attraverso le quali è avvenuta la vendita dell’immobile. Ci riferiamo, in particolare, al lavoro di intermediazione che, in questo settore, viene svolto da agenzie e agenti immobiliari. Al notaio dovranno essere comunicati i dati necessari ai fini dell’identificazione dell’agenzia immobiliare (ragione sociale, nome dell’agente immobiliare che si è occupato della mediazione, somme versate da una e/o da entrambe le parti a titolo di provvigione e modalità di pagamento della provvigione).


Ogni immobile deve, inoltre, essere in possesso di un certificato di agibilità, obbligatorio soprattutto per le nuove costruzioni, così come per gli immobili che hanno subito consistenti lavori di ristrutturazione o interventi passibili di condizionare le prestazioni energetiche, la sicurezza e la salubrità dell’edificio.


Molto importante è anche il certificato di prestazione energetica dell’edificio, conosciuto anche come Ape. Esso serve a certificare le prestazioni da un punto di vista energetico dell’immobile. 


Sebbene da molti sia dato per scontato, è necessario che il rogito notarile contenga sia il valore di cessione dell’immobile che le modalità di pagamento. A tal proposito, è doveroso specificare se il pagamento viene completato attraverso il ricorso ad un finanziamento bancario, alias il mutuo ipotecario. Qualora questo sia il tuo caso, già prima del rogito sarà necessario mettere in contatto il notaio e l’istituto di credito che erogherà il finanziamento.


Una volta raccolta la documentazione, verrà stabilita la data del rogito. Chiaramente, verrà scelto un giorno in cui le parti siano disponibili. È pressoché certo che la stipula del rogito verrà effettuato presso lo studio del notaio prescelto.


Cosa farà il notaio il giorno del rogito?


Il notaio provvederà a leggere ai presenti l’atto. Dopo aver condiviso con le parti il contenuto del documento, è necessario che l’atto venga firmato sia dall’acquirente che dal venditore. 


Spesso, accade che la lettura dell’atto notarile venga effettuata in modo rapido e sbrigativo. Se, poi, consideriamo che negli atti si utilizza un linguaggio più formale, il rischio che il contenuto del documento non venga compreso è elevato. Pertanto, è importante accertarsi di comprendere al 100% il significato e tutte le conseguenze legate alla stipula dell’atto.


Cosa accadrà dopo la stipula dell’atto?


Nelle compravendite immobiliari, in genere, dopo l’atto avviene la consegna delle chiavi del venditore all’acquirente. Spetta, invece, al notaio provvedere alla trascrizione dell’atto nei registri immobiliari.


Quali sono le spese legate ad un rogito notarile?


Fare un rogito notarile comporta dei costi che sono sostanzialmente a carico dell’acquirente. In primo luogo, bisogna considerare la parcella del notaio. Da questo punto di vista, non è possibile fornire indicazioni molto precise, in ragione del fatto che non esiste più il tariffario notarile.


Di fatto, ogni notaio potrà scegliere liberamente il prezzo da applicare agli atti notarili, qualsiasi essi siano. Spesso, l’onorario del notaio può essere legato anche al prezzo di acquisto dell’immobile. Alcuni notai, infatti, scelgono di calcolare la parcella in percentuale rispetto al prezzo concordato dalle parti per il trasferimento immobiliare.


Ci sono, poi, una serie di costi che l’acquirente dovrà comunque versare al notaio ma che non verranno incassati da quest’ultimo. Il pubblico ufficiale, infatti, è incaricato di riscuotere le tasse per nome e per conto dello Stato.


L’ammontare delle tasse può dipendere da una serie di fattori, come ad esempio le caratteristiche del venditore (privato o impresa di costruzione). Se acquisti da privato, dovrai considerare l’imposta di registro (circa il 2% del valore catastale dell’immobile per le prime case, il 9% per le seconde case). Altre tasse sono l’imposta catastale e l’imposta ipotecaria, ognuna dell’importo di 50 euro. Se acquisti da un’impresa di costruzione va considerato che l’imposta ipotecaria, quella catastale e di registro presentano ognuna un costo di 200 euro, oltre all’IVA (4% sulle prime case, 10% sulle seconde case).


 Inoltre, sono previste delle agevolazioni se l’acquisto riguarda una prima casa. A seconda delle disposizioni statali vigenti, potrebbero esservi delle agevolazioni anche nel caso in cui l’acquisto venga effettuato da particolari categorie (come ad esempio i giovani).