Il testamento è un atto attraverso il quale una persona dà delle disposizioni su come andrà gestito il suo patrimonio dopo la sua morte. Si tratta di uno strumento molto importante poiché consente di decidere in maniera libera in che modo sarà devoluta la propria eredità. Abbiamo parlato di libertà ma, in tal senso, sono doverose delle precisazioni. In materia di testamento, infatti, il testatore non gode di libertà assoluta, in quanto ci sono alcuni limiti posti dal legislatore e che dovranno essere rispettati, altrimenti si rischia l'annullamento del testamento qualora gli eredi lesi decidano di adire le vie legali.
In particolare, il nostro ordinamento prevede un'attenzione specifica per i parenti più vicini al defunto, per i quali è obbligatoriamente prevista una quota minima di eredità, indipendentemente dalle disposizioni del testatore. Entrando nel merito della questione testamentaria, il nostro ordinamento ammette fondamentalmente cinque tipologie di testamenti:
Ognuno di questi tipi di testamento presenta caratteristiche distintive che ora andremo ad analizzare nel dettaglio ma anche alcuni aspetti in comune, come ad esempio il fatto che debbono tutti essere redatti per iscritto.
Il testamento olografo è un testamento che il testatore deve redigere di proprio pugno, datare e sottoscrivere. Può essere conservato sia dal testatore che da una persona di cui lo stesso si fida. A differenza delle altre tipologie di testamenti, quello olografo è certamente più facile da modificare. Il testatore avrà, infatti, la possibilità di riscriverlo ex novo, seguendo le stesse regole poc'anzi menzionate, oppure aggiungere/eliminare una disposizione, a patto di apporre la propria firma sulla modifica.
Se s'intende garantire la conservazione e la non alterazione del documento, è consigliabile affidare il testamento olografo al notaio, al quale spetterà il compito di pubblicarlo solo ed esclusivamente dopo la morte del testatore.
Il testamento pubblico viene scritto totalmente dal notaio, il quale dovrà però seguire la dettatura delle disposizioni da parte del testatore. Qualora sia necessario apportare delle modifiche al testamento, bisognerà rivolgersi al notaio che ha redatto il documento. Dal punto di vista della conservazione, il fatto che il documento venga sottoscritto dal notaio rappresenta una forte garanzia. Sarà, di fatto, impossibile che il documento possa andare perso.
Trattandosi di un atto pubblico, è richiesta anche la presenza di due testimoni. Questo vuol dire che c'è una minore riservatezza sul contenuto del documento rispetto ad altre tipologie di testamenti. Inoltre, il testatore dovrà farsi carico dei costi notarili, cioè dell'onorario del notaio e di eventuali imposte associate alla redazione del testamento.
Il testamento segreto può essere scritto sia dal testatore che da un terzo ma è sempre necessaria la sottoscrizione del testatore. Deve essere consegnato al notaio all'interno di una busta chiusa, sulla quale il pubblico ufficiale andrà a redigere una scheda testamentaria. Tale scheda, alla presenza di testimoni, riporterà data e ora di consegna del documento nonché le generalità anagrafiche del testatore. Se il testatore desidera modificare alcune disposizioni testamentarie potrà farlo solo dopo aver consultato il notaio.
Il vantaggio del testamento segreto è che non potrà essere manomesso da terzi ed è altamente improbabile che possa andare perduto. Il notaio, infatti, avrà il compito di custodire il documento e di rivelarne l'esistenza agli eredi solo dopo la morte del de cuius, cioè del soggetto della cui successione si parla. Inoltre, trattandosi di un documento segreto, un ulteriore vantaggio è una maggiore riservatezza in confronto ad altri tipi di testamento.
Un testamento è speciale quando viene redatto in condizioni straordinarie, ad esempio quando un soggetto versa in pericolo di vita e non ha la possibilità di andare da un notaio né tantomeno di scrivere di proprio pugno il documento. Se il soggetto contrae una patologia contagiosa oppure si trova in zone in cui è in atto un conflitto bellico vi è la possibilità di fare un testamento speciale e di consegnarlo non necessariamente ad un notaio ma anche da ufficiali militari, ministri di culto, giudici di pace, sindaci. Indipendentemente dal soggetto che riceverà il testamento speciale, è necessario sapere che, affinché esso sia valido, è richiesta la presenza di almeno due testimoni.
Dal 1990, in seguito all'approvazione della legge 387 e all'adesione dell'Italia alla convenzione di Washington, nel nostro paese è considerato valido anche il testamento internazionale. Questa tipologia di testamento è formata dalla scheda testamentaria e dall'attestato. La scheda testamentaria non è altro che il documento che contiene le disposizioni relative alle ultime volontà del testatore. L'attestato, invece, certifica che il documento sia stato redatto nel rispetto delle disposizioni previste dalla normativa.
In tal senso, è importante conoscere i requisiti da rispettare per evitare che il testamento internazionale sia nullo. Innanzitutto, è richiesta la forma scritta e a scrivere il documento deve essere il testatore stesso oppure una persona di sua fiducia. Può essere scritto con qualsiasi mezzo e in qualsiasi lingua e può rispecchiare esclusivamente la volontà del testatore.
Non a caso, il testatore deve dichiarare di conoscere il contenuto del testamento e che la paternità del documento spetta a lui. Tale dichiarazione deve essere resa alla presenza di due testimoni e di un notaio o di un altro soggetto abilitato. È richiesta, infine, la sottoscrizione del documento sia da parte del testatore che dei testimoni e del notaio o del soggetto abilitato.
Quando si parla di testamenti il pensiero va immediatamente al patrimonio del defunto e, dunque, ai beni sia mobili che immobili di sua proprietà e che andranno trasmessi agli eredi. In realtà, il testamento potrebbe contenere anche altre disposizioni di natura non patrimoniale. Ad esempio, all'interno di un testamento il testatore potrebbe riconoscere un figlio.
Inoltre, accanto al testamento classico, esistono altre forme di testamenti il cui contenuto differisce dalle tipiche disposizioni patrimoniali. È il caso del testamento biologico, attraverso il quale il testatore può indicare le cure alle quali vuole o non vuole essere sottoposto qualora le sue condizioni di salute non dovessero consentirgli di prendere in maniera autonoma una decisione.
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